Il nostro Comune inizia i lavori sul fiume, ma ignora le richieste del Comitato alla Scoperta del Giano
Il nostro Comune inizia i lavori sul fiume, ma ignora le richieste del Comitato alla Scoperta del Giano
Progetto scolastico alla scuola media “Gentile” ; campionature dell’ARPAM
“ Il fiume è vita, ridiamo vita a Fabriano”, questo è lo slogan del Comitato alla Scoperta del Giano che, da ormai un anno, cerca di dare concretezza e vita a questo manifesto, di poche parole, ma di grande valore civico e sociale. Infatti il fiume è lo specchio della nostra Fabriano, oltre ad essere impresso nello stemma cittadino; così come è oggi, sembra ricordarci la situazione difficile in cui versano il nostro Comune e tanti fabrianesi: senza prospettive a causa della grande difficoltà economica e lavorativa. Il Comitato ha come unico obiettivo la valorizzazione della nostra Fabriano, partendo dai suoi simboli: il Giano e il Ponte dell’Aéra. Per non continuare a dare a Fabriano ciò che non si merita, il Comitato ha proposto una variante al progetto di “Recupero del Centro Storico-Borgo” varato dal Comune il quale prevede il rifacimento della copertura di intonaco e cemento che, ad oggi 2013, abbraccia e copre il nostro fiume. La variante prevede 5 punti:
- risanamento igienico sanitario del tratto fluviale che attraversa il centro storico con misure alternative alla tombatura;
- riqualificazione urbanistica e turistica dell’alveo e degli argini del corso d’acqua,con un percorso pedonale che consenta la visita ed il godimento dei manufatti storici;
- interventi di miglioramento sismico sui ponti medioevali non invasivi attraverso l’utilizzo di sistemi alternativi all’intervento invasivo ed irreversibile proposto nel progetto iniziale;
- attenzione estetica, culturale ed agli aspetti connessi alla efficienza idraulica delle sezioni di progetto nella realizzazione di “nuovi ponti” lungo il corso cittadino del torrente Giano;
- salvaguardia di ogni possibile traccia di manufatti esistenti e mantenimento delle balaustre previste nell'iniziale progetto esecutivo del Comune di Fabriano.
E’ qui in esclusiva il comunicato stampa del Comitato in seguito all’evolversi della situazione, che volge contro la scopertura totale del fiume e la valorizzazione dei ponti storici, da sempre gli obiettivi del Comitato:
"L'amministrazione comunale, per voce del Sindaco Sagramola, durante l'assemblea pubblica sul Giano di luglio si era impegnata ad aprire una collaborazione con noi... impegno che, spiace dirlo, è stato totalmente disatteso. Ci e' infatti giunta voce per vie non ufficiali che in questi giorni inizieranno i lavori lungo il Giano relativi al primo stralcio (nei pressi dell'ex ristorante Tre Archi). Un ulteriore tentativo da parte nostra lo abbiamo fatto circa un mese fa protocollando una richiesta, unitamente ad un documento di indirizzo circa la variante di progetto, di indire un incontro tra l'ufficio tecnico comunale e il tavolo tecnico del comitato. Richiesta alla quale non abbiamo avuto alcuna risposta. A questo punto, al di la delle apparenze, non ci resta che prendere atto di una posizione di totale chiusura al reale confronto, di conseguenza siamo ora a valutare nel concreto tutte le iniziative attuabili per portare la questione Giano nelle sedi istituzionali in ambito regionale e nazionale."
A parlare per il nostro giornale è Aldo Pesetti,cofondatore del Comitato, : “Siamo davvero preoccupati e rammaricati, non capiamo il perché il Comune non voglia ascoltare, non tanto noi del comitato, ma i fabrianesi che in più e più occasioni hanno dimostrato una piena comunione d’intenti con noi. Il nostro obiettivo è la custodia e la valorizzazione del nostro territorio, della nostra città, che non può fare la fine della Chiesetta del Crocifisso, non possiamo più convivere con un degrado cittadino. Per questo in segno simbolico, ma pieno di motivazioni, abbiamo posto la nostra bandiera con il nostro slogan che proponiamo da un anno, in Via Filzi, dietro il Mercato Coperto, lì proprio dove oggi nel 2013 è presente l’odierna copertura di cemento e intonaco che, copre e insulta, mettendo nel buio, il nostro fiume e il nostro Ponte dell’Aéra e quindi anche la nostra Fabriano.”
Il Comitato non parla solo a nome del Comitato, ma di buona parte della città; numerose sono state le iniziative, come quella del volontariato del 29 settembre scorso in cui molti fabrianesi si sono ritrovati per pulire alcuni tratti del fiume e di grande valenza civica è stato l’incontro alla scuola media “Gentile”,avvenuto il 18 ottobre scorso. A seguito di un lavoro durato quasi un intero anno scolastico, la scuola media “Gentile” del Preside Prof. Emilio Procaccini, ha dato vita ad un taccuino in cui i giovani studenti, i nuovi fabrianesi, hanno riportato nel loro breviario, dopo aver anche visitato i luoghi del fiume, le loro considerazioni, impressioni, raccogliendo anche le memorie di anziani. Erano presenti gli Assessori Giovanni Balducci e Patrizia Rossi; il presidente del wwf Marche Jacopo Angelini; lo storico Federico Uncini e, in rappresentanza del comitato, Paolo Panfili, Luca Camertoni e Fabrizio Moscè, che ha voluto donare simbolicamente donare alla scuola un acquarello artistico raffigurante l’antico Ponte di San Lorenzo presso la Canizza, realizzato con acqua del Giano su carta Fabriano.
Ed ancora, l’ARPAM, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Marche, su segnalazione del Comitato ha svolto delle campionature per analizzare l’eventuale presenza di scarichi illeciti nel nostro fiume, il tratto in questione è stato quello lungo via Pietro Miliani, dietro i vecchi e abbandonati stabilimenti delle Cartiere in zona Piano.
La nostra Costituzione, all’Articolo 120 e 9, il quale recita esplicitamente: “E’ compito della Repubblica tutelare il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione”, dà merito e verità all’ impegno del Comitato. Il Comune è prima di tutto empatia con i suoi cittadini e con il suo territorio, e quindi spero di poter vedere finalmente ,da fabrianese, il mio fiume Giano e il mio Ponte dell’Aèra, simboli della nostra città, liberi nella nostra Fabriano.
Andrea Giombi
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